Forse la bacchetta magica di Cannavacciulo non è bastata! Di qui passò infatti lo stellato chef per rimettere in sesto la “cucina da incubo”… Insomma passiamo a fare visita nel periodo di massimo splendore mediatico! L’ambiente è carino e da poco rimesso a nuovo…anche se, piccola svista, si sono dimenticati di comprare cuscini a sufficienza per tutte le panche in legno! Il menù propone piatti della tradizione piemontese rivisitati e non solo…e la carta dei vini?! “Ne possiamo parlare?!” così ci hanno risposto quando l’abbiamo richiesta. Mai pervenuta, ci consigliano invece vivamente un barbera, a prescindere dalle scelte culinarie. La qualità del cibo è buona, anche se le portate a volte sono un po’ striminzite…eccenzion fatta per il Boja burgher, che oltre ad essere enorme si fa un po’ fatica a mandar giù! Forse un po’ troppe pretese, soprattutto per quanto riguarda i prezzi, per un ristorante mediamente buono.